Guerra contro Gaza: il Sudafrica avvia una denuncia alla Corte Internazionale di Giustizia accusando Israele di genocidio

Una manifestazione in Sud Africa a favore della Palestina. Foto: Rodger Bosch/AFP
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Redazione di MEE

29 dicembre 2023 – Middle East Eye

Città del Capo chiede alla Corte di fermare la campagna militare di Israele a Gaza, definendola una misura necessaria per proteggere i diritti del popolo palestinese

Il Sudafrica ha avviato una procedura affinché La Corte Internazionale di Giustizia (CIG) dichiari che Israele, nella sua campagna militare a Gaza, sta commettendo un genocidio contro i palestinesi.

La richiesta avviata da Città del Capo, che afferma che Israele viola i suoi obblighi in base alla Convenzione sul Genocidio, invoca la fine delle operazioni militari di Israele nell’enclave assediata. Sostiene che tale ingiunzione è “necessaria in questo caso per proteggere contro ulteriori, gravi e irreparabili danni ai diritti del popolo palestinese.”

“Israele è impegnato, si sta impegnando e rischia di impegnarsi ulteriormente in azioni genocidarie contro il popolo palestinese a Gaza,” afferma la denuncia del Sudafrica.

Sostiene di aver chiesto che la CIG dichiari “urgentemente che Israele sta violando i suoi doveri in base alla Convenzione sul Genocidio e dovrebbe interrompere immediatamente ogni azione e misura che contravvenga a questi obblighi e prendere una serie di azioni correlate.”

La presentazione della richiesta è l’ultima iniziativa del Sudafrica per fare pressione affinché Israele ponga fine alla sua guerra contro Gaza. Lo scorso mese i parlamentari del Paese hanno approvato la chiusura dell’ambasciata israeliana a Pretoria e l’interruzione dei rapporti diplomatici con Israele finché non verrà concordato un cessate il fuoco.

Israele ha violentemente respinto l’annuncio di venerdì da parte del Sudafrica, definendo il procedimento “infondato”, per poi continuare ad accusare Hamas delle sofferenze e delle morti della popolazione palestinese a Gaza.

“Israele ha chiarito che gli abitanti della Striscia di Gaza non sono il nemico e sta facendo ogni sforzo per limitare i danni per chi non è coinvolto [negli scontri] e per consentire l’ingresso nella Striscia di Gaza di aiuti umanitari,” ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri israeliano.

La CIG è uno dei sei principali organismi delle Nazioni Unite ed non è legata alla Corte Penale Internazionale (CPI), che processa singoli individui per crimini di guerra e contro l’umanità. Mentre la Corte giudica conflitti tra Paesi, non ha il potere di far rispettare le sue decisioni, nonostante esse siano legalmente vincolanti.

Alcuni analisti avevano in precedenza detto a MEE che, mentre le decisioni della CIG sono difficili da applicare, esse possono contribuire a cambiare la narrazione nel resto del mondo. E la valutazione riguardo a se Israele sta commettendo un genocidio potrebbe provocare gravi danni alla reputazione internazionale di Israele.

La guerra è scoppiata in Israele e a Gaza il 7 ottobre, quando Hamas e gruppi armati palestinesi hanno lanciato un attacco contro Israele che, secondo il bilancio del governo [israeliano], ha ucciso 1.200 israeliani e cittadini di altri Paesi.

Nel contempo secondo il ministero della Sanità palestinese durante la sua campagna di bombardamenti aerei e l’attacco via terra Israele ha ucciso più di 21.000 palestinesi, la maggioranza dei quali donne e minorenni.

Le forze militari israeliane hanno preso di mira infrastrutture civili di vario genere, tra cui ospedali, quartieri residenziali, ambulanze e moschee. Interi quartieri dell’enclave assediata sono stati completamente distrutti.

La convenzione dell’ONU sul Genocidio e lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale definiscono come genocidio azioni “commesse con l’intenzione di distruggere, totalmente o parzialmente, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.”

Esperti di diritto, funzionari dell’ONU e più di 800 studiosi hanno già segnalato che Israele sta tendenzialmente commettendo un genocidio contro i palestinesi.

Da molto tempo il Sudafrica appoggia la costituzione di uno Stato palestinese ed ha anche equiparato la situazione critica dei palestinesi a quella della maggioranza nera nel suo stesso Paese durante il periodo dell’apartheid. Israele nega recisamente di praticare l’apartheid. Tuttavia parecchie importanti associazioni per i diritti umani hanno affermato che, per come tratta i palestinesi, Israele sta mettendo in atto pratiche di apartheid.

(traduzione dall’inglese di Amedeo Rossi)

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