Gaza: le operazioni israeliane di uccisione mirata suscitano una richiesta di indagine

Il Palestinese guarda le macerie della sua casa dopo il bombardamento del 9 maggio 2023 Foto: Fatima Shbair/AP
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Bethan McKernan e Hazem Balousha da Gaza City

Lunedì 17 luglio 2023 – The Guardian

L’iniziativa fa seguito alla morte di civili durante la campagna israeliana di attacchi “Scudo e Freccia”

Nella via del centro di Gaza City in cui viveva la famiglia di Khalil al-Bahtini il contenuto della casa del comandante del Jihad Islamico palestinese e delle due abitazioni su entrambi i lati è ancora sparso in strada. I passanti devono districarsi tra le macerie e la carcassa accartocciata di un serbatoio per l’acqua, tra i detriti della vita di una famiglia distrutta: un orsacchiotto rosso, utensili da cucina, frammenti di libri e vestiti.

La famiglia Adas non era l’obiettivo degli attacchi aerei che hanno colpito la casa del loro vicino verso le 2 del mattino del 9 maggio, primo atto dell’operazione israeliana “Scudo e Freccia”, ma gli edifici distavano meno di un metro. La bomba GBU-39 che ha sfondato i tre piani della casa dei Bahtini fino alle fondamenta ha fatto saltare in aria anche un lato della casa degli Adas, uccidendo le due figlie adolescenti della famiglia. Dania, 19 anni, è morta sul colpo, mentre sua sorella Imam, 17 anni, si è aggrappata alla vita per due ore prima di soccombere alle ferite in ospedale.

L’esplosione ha scaraventato la porta della camera da letto verso di me e mia moglie mentre stavamo dormendo, poi sono corso in sala a cercare i bambini,” dice Alaa Adas, 55 anni, impiegato civile. “Mio figlio era lì, ma le mie figlie non rispondevano. Quando ho visto i loro capelli in mezzo alle macerie il cuore si è fermato.”

Scudo e Freccia”, un’operazione israeliana di bombardamento aereo a sorpresa che ha preso di mira il Jihad Islamico, la principale organizzazione armata dopo Hamas nella Striscia di Gaza assediata, è iniziata con l’omicidio mirato di Bahtini e la quasi contemporanea uccisione di altri due comandanti in un’altra zona della Striscia.

Israele sostiene di aver cercato di evitare vittime civili con “attacchi di precisione” che avrebbero preso di mira membri importanti delle fazioni di Gaza. Ma la tempistica e la ferocia dell’azione iniziale di “Scudo e Freccia” hanno portato a una nuova iniziativa delle associazioni israeliane per i diritti umani che sfida la Corte Suprema israeliana a iniziare indagini indipendenti riguardo alle vittime civili in base a una sentenza esistente, ma non applicata, sulla pratica delle uccisioni mirate.

Gli assassinii, avvenuti durante un cessate il fuoco, hanno portato il Jihad Islamico a rispondere con circa 1.500 razzi lanciati verso Israele nel corso di cinque giorni, prima che venisse negoziata una tregua con la mediazione dell’Egitto. La violenza ha lasciato a Gaza 33 vittime, tra cui almeno 10 donne e minori, e, secondo fonti ufficiali palestinesi, 103 abitazioni sono state distrutte e altre 2.800 danneggiate. Tre persone sarebbero state uccise da proiettili lanciati in modo errato dal Jihad Islamico all’interno della Striscia, e in Israele sono morti un’ottantenne e un lavoratore palestinese.

Dopo il cessate il fuoco il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha descritto “Scudo e Freccia” come “perfetta”, citandone i risultati militari.

Questo tipo di operazione israeliana è diventato più frequente. Da quando nel 2007 il movimento islamico si è impossessato del controllo sulla Striscia ci sono state quattro importanti guerre tra Hamas e Israele, l’ultima delle quali è stata combattuta per 11 giorni nel maggio 2021. Ma dal 2019 ci sono state anche tre operazioni minori, due delle quali sono state attacchi di sorpresa: in totale queste missioni più ridotte hanno ucciso circa 107 persone a Gaza, di cui almeno 42 erano civili.

Fonti ufficiali delle Israel Defence Forces [Forze di Difesa Israeliane(IDF)] affermano che le innovazioni tecnologiche e l’intelligenza artificiale permettono di far lavorare cellule di attacco che lavorano insieme a droni e aerei da guerra per individuare esattamente quali persone ed edifici dovrebbero essere presi di mira.

Ma per la popolazione di 2,2 milioni di persone intrappolate nella stretta Striscia queste operazioni a sorpresa stanno chiarendo che se un vicino è sulla lista nera di Israele anche altre famiglie sono in pericolo.

Non sapevo che ci fosse un comandante che viveva in questo edificio,” dice Abu Hamza, 55 anni, che abita in un grattacielo nel centro di Gaza City colpito a maggio e che ha ucciso un’importante figura del Jihad Islamico, Tareq Ezzedine, e i suoi figli di 12 e 8 anni, così come un dentista che viveva al piano inferiore, sua moglie e il figlio diciannovenne della coppia. “Se hanno queste armi così sofisticate, perché non possono colpire i bersagli quando sono in auto o da qualche altra parte, lontano da famiglie e persone innocenti che stanno dormendo?”

Organizzazioni palestinesi e israeliane per i diritti umani sostengono che le valutazioni di Israele riguardo all’accettabilità di vittime civili in attacchi aerei sono cambiate, nonostante una sentenza del 2006 della Corte Suprema israeliana affermi che le uccisioni mirate sono legali solo se vengono rispettate alcune condizioni, tra cui evitare il più possibile la morte di civili.

In passato fonti ufficiali israeliane hanno sostenuto di non sapere che donne e minori sarebbero rimasti uccisi in attacchi che prendevano di mira membri dei gruppi armati di Gaza. Ma durante “Scudo e Freccia” il linguaggio utilizzato dal governo e dalle IDF è sensibilmente cambiato, suggerendo che siano state invece prese delle misure per ridurre danni collaterali “necessari”.

Membri di estrema destra del nuovo governo israeliano hanno fatto campagna elettorale promettendo una “posizione più dura” nei confronti dei palestinesi e stanno anche cercando di indebolire i poteri della Corte Suprema, che gioca un importante ruolo di controllo ed equilibrio.

Il capo di stato maggiore dell’IDF Herzl Halevi ha affermato che l’aviazione ha effettuato “un’accurata azione che ha colpito obiettivi terroristi minimizzando il danno a terze parti. Se potessimo, avremmo agito senza colpire affatto persone non coinvolte, ma dobbiamo ricordare che i terroristi agiscono tra la popolazione civile e mettono in pericolo gli abitanti di Gaza.”

Le IDF sostengono che “Scudo e Freccia” è stata una risposta proporzionata contro la violenza proveniente dalla Striscia e che gli omicidi sono stati rinviati due volte per “garantire condizioni adeguate e minimizzare le vittime civili.”

Ma in base al fatto che la sentenza esistente della Corte Suprema sulle uccisioni mirate non viene applicata, la Commissione Pubblica contro la Tortura-Israele ( PCATI) e Yesh Gvul, una Ong che svolge un ruolo di controllo sull’esercito israeliano, recentemente hanno lanciato un esposto chiedendo al procuratore generale di Israele di avviare un’indagine indipendente sui danni ai civili di Gaza.

Se non viene formata una commissione indipendente per esaminare la legalità delle recenti azioni dell’esercito a Gaza, come previsto dalla Corte Suprema, Israele avrà reso evidente di non volere né essere in grado di rispettare le leggi internazionali e lo stato di diritto. Ciò consentirà l’intervento di istituzioni internazionali come la Corte Penale Internazionale,” afferma un comunicato delle due organizzazioni per i diritti umani.

Non solo Israele non ha finora condotto un’inchiesta indipendente, non ha neppure fornito alcuna prova che le persone prese di mira per l’omicidio rappresentassero un chiaro e imminente pericolo; per quanto ne sappiamo, le IDF non informano i vicini o i civili che si trovano nei pressi dell’imminente omicidio, né pare che cerchino attivamente di limitare i cosiddetti danni collaterali.”

In messaggi di commento via mail il portavoce del Ministero della Giustizia Efran Oren ha affermato che l’ufficio del procuratore generale ha ricevuto l’esposto e risponderà a tempo debito.

Tuttavia la questione delle uccisioni mirate ha una crescente importanza fuori dalla Striscia di Gaza. Nel 2022 e 2023 la Cisgiordania occupata ha assistito al maggior spargimento di sangue di qualunque altro periodo dalla Seconda Intifada, o rivolta palestinese, conclusasi nel 2005, e per la prima volta negli ultimi due decenni quest’anno Israele ha iniziato ad utilizzare droni armati e attacchi aerei nella città settentrionale di Jenin.

La Corte Suprema israeliana vede la sentenza [sulle indagini riguardo ai danni causati a civili dalle uccisioni mirate] come più applicabile alla Cisgiordania che a Gaza, in quanto non considera più Gaza come sotto occupazione,” afferma Michael Sfard, noto avvocato per i diritti umani, che ha presentato l’esposto alla procura generale per conto di PCAT e Yesh Gvul.

Quindi questo esposto è molto significativo. Ciò che interessa è che nel 2023 Israele sta utilizzando il pretesto di due decenni fa per fare i conti ora con la legalità e il diritto internazionale. Oggi sembra che il governo israeliano non finga più che le sue azioni siano in accordo con le sentenze di una magistratura indipendente… Non penso proprio che a questo governo importi.”

* Questo articolo è stato modificato il 19 luglio 2023. Una precedente versione affermava erroneamente che la descrizione di Benjamin Netanyahu di “Scudo e Freccia” come “perfetta” fosse “dovuta al basso numero di morti israeliani”. Il suo comunicato non cita il numero di morti israeliani (o le vittime civili palestinesi), ma riguarda l’uccisione di dirigenti del Jihad Islamico e la distruzione delle loro armi e centri di comando.

(traduzione dall’inglese di Amedeo Rossi)