“Oltre 300 casi”: le università e gli accademici israeliani affrontano un boicottaggio globale senza precedenti

L'accampamento nella Columbia University in lotta per il boicottaggio accademico e per il disinvestimento.
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Redazione di Palestine Chronicle

11 novembre 2024 – Palestine Chronicle

Secondo i dati il Belgio ha registrato il più alto numero di boicottaggi, raggiungendo il numero di oltre 40, seguito dagli Stati Uniti con più di 35.

Secondo Middle East Monitor (MEMO) la rete giornalistica israeliana Channel 12 ha informato che da quando Tel Aviv ha lanciato la sua guerra genocida contro la Striscia di Gaza assediata università e accademici israeliani stanno affrontando un boicottaggio globale senza precedenti.

Citando dati dell’Associazione dei Rettori Universitari Israeliani, secondo MEMO il canale ha affermato che dall’ottobre dello scorso anno sono stati riportati più di 300 casi di boicottaggio accademico di università e accademici israeliani.

In base a questi dati secondo il rapporto il Belgio ha registrato il più alto numero di boicottaggi, superando i 40, seguito dagli Stati Uniti con oltre 35, la Gran Bretagna con più di 20 e l’Olanda con più di 15. Invece l’Italia ha raggiunti più di 10 casi di boicottaggio in seguito a un’iniziativa lanciata dall’Unione dei Docenti Universitari.

Conferenze cancellate, rifiuti

Il boicottaggio globale delle università israeliane si è manifestato in varie forme, compresi 50 casi in cui articoli scientifici scritti da studiosi israeliani sono stati rifiutati, 30 conferenze di accademici israeliani cancellate e in altri 30 casi docenti stranieri si sono rifiutati di partecipare a conferenze scientifiche e giornate di studio organizzate da università israeliane.

I dati mostrano che in 30 casi collaborazioni scientifiche tra Israele e università straniere e programmi per lo scambio di studenti sono stati sospesi.

Il boicottaggio globale delle università israeliane ha incluso molte discipline, comprese storia, diritto, archeologia, studi ebraici, culture, scienze naturali e ingegneria.

I dati indicano che “la situazione è particolarmente grave” in Belgio, dove circa 15 borse di studio universitarie sono state annullate, oltre al rifiuto di rilasciare raccomandazioni e rapporti a ricercatori israeliani e ignorando messaggi scritti o verbali da parte loro.

Effetti a lungo termine

L’ex-portavoce del ministero degli Esteri, Emmanuel Nahshon, incaricato di combattere il boicottaggio accademico per conto dell’Associazione delle Università Israeliane, ha affermato che “il boicottaggio accademico è una delle principali sfide nel contesto internazionale che le università israeliane devono affrontare dal 7 ottobre.”

Nahson avrebbe aggiunto che il boicottaggio accademico è significativamente aumentato in seguito alla guerra che minaccia di prendere di mira lo status delle università israeliane.

Ha notato che l’associazione ha formato un gruppo di lavoro che utilizzerà mezzi legali, internazionali ed altri per “ridimensionare” il più possibile l’impatto della campagna di boicottaggio globale che le istituzioni e i ricercatori israeliani devono affrontare.

“Sfortunatamente stimiamo che questa lotta sarà a lungo termine e siamo pronti a questo attraverso un lavoro coordinato tra le università israeliane e con l’aiuto dei nostri amici in tutto il mondo,” ha aggiunto.

A livello internazionale, e soprattutto negli USA, le università hanno affrontato pressioni da iniziative degli studenti perché disinvestissero dalle istituzioni israeliane e boicottarle.

(traduzione dall’inglese di Amedeo Rossi)