Guerra a Gaza: un sindacato indiano rifiuta di caricare le navi con armi destinate a Israele

Soldati israeliani tengono un drone in una zona vicino al confine con Gaza. Fto: AFP
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Azad Essa

18 febbraio 2024 – Middle East Eye

L’iniziativa ha luogo alcuni giorni dopo che Israele ha ricevuto 20 droni Hermes 900 di fabbricazione indiana, normalmente usati negli attacchi contro Gaza.

Un sindacato indiano attivo in diversi porti di tutto il Paese si è impegnato a non caricare né scaricare navi che trasportino armi a Israele, ha detto il segretario generale della Federazione Indiana dei Lavoratori del Trasporto su Acqua pochi giorni dopo che era emersa la notizia che droni da combattimento di fabbricazione indiana erano partiti per Israele.

In un’intervista a Middle East Eye di domenica T. Narendra Rao, segretario generale della Federazione Indiana dei Lavoratori del Trasporto su Acqua, ha detto che il sindacato si è rifiutato di essere coinvolto in qualunque azione che potesse comportare ulteriori sofferenze per i palestinesi.

Abbiamo deciso di boicottare qualunque imbarcazione o nave che trasportasse armi o munizioni o carico di armamenti verso Israele. Non collaboreremo a questo”, ha detto Rao a MEE.

La settimana scorsa il sindacato ha rilasciato una dichiarazione che annunciava la decisione di boicottare tutte le navi che trasportassero armi a Israele. Ha aggiunto che la decisione valeva anche per qualunque nave con materiale militare diretta a Israele.

Nella dichiarazione rilasciata il 14 febbraio il sindacato ha detto che i lavoratori portuali “sarebbero sempre stati contro la guerra e l’uccisione di persone innocenti come donne e bambini”.

Donne e bambini sono stati fatti a pezzi nella guerra. I genitori non erano in grado di riconoscere i propri figli uccisi dalle bombe che esplodono ovunque”, aggiungeva il comunicato.

Rao ha detto a MEE che il sindacato non ha ancora avuto contatti con navi cariche di armi dirette a Israele e che la dichiarazione del sindacato vuole essere una mossa preventiva e un atto di solidarietà con i palestinesi, vista la devastazione di Gaza.

La Federazione Indiana dei Lavoratori del Trasporto su Acqua è attiva in 11 dei principali porti statali su un totale di 13. Non è attiva nel porto di Mundra, gestito da Adani, un’impresa con quota di maggioranza nella società congiunta con Elbit Systems, il più grande produttore di armi israeliano.

Dal 7 ottobre più di 29.000 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani nell’enclave assediata.

Israele inoltre ha sistematicamente impedito l’accesso all’acqua, all’elettricità, al cibo e alle comunicazioni a Gaza.

Droni di fabbricazione indiana per Israele

L’azione del sindacato arriva proprio una settimana dopo che si è diffusa notizia che l’esercito israeliano ha ricevuto 20 droni Hermes 900 di fabbricazione indiana che vengono normalmente utilizzati negli attacchi a Gaza.

Né il governo israeliano né quello indiano hanno ammesso pubblicamente l’accordo.

Ma una fonte di Adani, che gestisce 12 piccoli porti in diversi Stati, ha confermato a The Wire [canale televisivo indiano, ndt.] che effettivamente i droni erano partiti per Israele.

Attivisti per i diritti umani e analisti della difesa affermano che questo sviluppo coinvolgerebbe ulteriormente l’India nel genocidio dei palestinesi in atto a Gaza.

Il 7 febbraio il canale di informazioni indiano TV9 ha riferito che i droni fabbricati nella città indiana del centro-sud Hyderabad avrebbero contribuito a soddisfare “le necessità di Israele nella guerra tra Israele e Hamas”.

L’India è il maggiore acquirente di armi israeliane, costituendo circa il 46% di tutte le armi vendute da Israele nel mondo. Inoltre le imprese indiane co-producono diverse armi israeliane in fabbriche in tutta l’India.

Sotto il Primo Ministro Narendra Modi i rapporti tra India e Israele si sono intensificati, essendo i due Paesi impegnati in una cooperazione strategica dal 2018.

(Traduzione dall’inglese di Cristiana Cavagna)